Gli 8 peggiori capi

Una volta finite le vacanze è tempo di tornare in ufficio e confrontarsi di nuovo con i colleghi e anche con i capi. Mentre l’abbronzatura sbiadisce ci troviamo a ripartire con il lavoro, le riunioni, le scadenze, e dobbiamo far fronte non solo ai nostri impegni, ma anche alle direttive che riceviamo dall’alto.

Se è vero che in molti lavorano in armonia, con dei compiti ben definiti e sapendo cosa fare, bisogna ammettere che, almeno una volta nella vita, anche noi abbiamo incontrato un pessimo capo. Oggi ti proponiamo gli 8 capi peggiori che potresti incontrare sul tuo cammino, e siamo sicuri che ne riconoscerai qualcuno. In caso non dovessi riconoscerne nessuno, ci sono due possibilità: o lavori con delle persone meravigliose, oppure il pessimo capo sei proprio tu!

(Alcuni degli esempi sono ispirati al libro Il pessimo capo di Domitilla Ferrari edito da Longanesi)

Il capo assente

Organizza le riunioni e non si presenta, l’ufficio è sempre vuoto, la segretaria non ha idea di dove sia. Sta sempre in trasferta, e se oggi non c’è perché deve incontrare un cliente, domani sarà via per una fiera e dopodomani avrà un’importante visita medica. Di volta in volta troverà sempre un buon motivo per non essere in ufficio, e ritornerà sporadicamente e stranamente abbronzato e rilassato…

Verrebbe da chiedersi per quale motivo abbia accettato quel posto da capo, visto che odia andare in ufficio e gli piace stare in giro. A questo punto, sarebbe stato meglio valutare una carriera da travel blogger…

Il capo telefonico

Vive attaccato al telefono, e parla così tanto da farti venire il dubbio che potrebbe riuscire a terminare i minuti illimitati compresi nel suo piano telefonico.

Ti telefona per sapere a che ora arrivi in ufficio, per sapere a che ora te ne vai, per chiederti un parere su un argomento di cui tu non sai assolutamente nulla. Il tuo telefono vibra in continuazione a causa delle sue chiamate.

Quando poi, una volta, ti servirà chiamarlo per chiedergli qualcosa di urgente, molto probabilmente troverai occupato. Ma tranquillo, dopo neanche cinque minuti ti richiamerà lui e ti terrà al telefono almeno 45 minuti a parlare di tutto tranne che di quel problema urgente.

Il capo procrastinatore

Dice sempre: “Dai, questo lo vediamo domani” e, non si sa perché, questo domani non arriva mai. 

C’è sempre qualcosa di più importante da fare, un altro misterioso progetto che non può aspettare, insomma, sembra non ci sia mai un giorno adatto per parlare.

La vendetta nei suoi confronti? Quando ti chiederà un favore rispondigli: “Guarda, adesso non posso. Se per te va bene possiamo fare nel 2028, spero non sia un problema”. 

Il capo stanco

Dorme poco, arriva in ufficio stravolto, durante le riunioni ogni tanto bisogna dargli di gomito perché rischia di addormentarsi.

Pensi che sia perché lavora tanto, ha tanti pensieri e non riesce ad addormentarsi. Invece succede perché la sera inizia a guardare una serie su Netflix e, di puntata in puntata, va a dormire ogni notte alle 5. 

La soluzione più efficace sarebbe togliergli l’abbonamento a ogni servizio di streaming, sperando che non inizi a fare tardi guardando le televendite sui canali locali della televisione.

Il capo ragioniere

Ha da ridire su ogni spesa: se compri una matita in più, se ne accorge. Se lasci la luce accesa in ufficio quando esci, se ne accorge. Se utilizzi troppa carta igienica, non sappiamo come faccia, ma se ne accorge.

Per carità, ogni dettaglio è importante e si può fare economia su ogni cosa, ma visto che lavora per un’azienda che fattura milioni di euro, quanta carta igienica bisogna consumare per mandarla letteralmente a rotoli?

Se vi chiede di offrirgli un caffè, ditegli che non avete soldi perché avete speso tutto in matite e carta igienica, i vostri lussi preferiti.

Il capo maleducato

Non saluta, non mette neanche “Ciao” nelle mail, urla appena ne ha l’occasione e se non c’è nulla per cui urlare fa in modo di trovare un motivo.

Fa commenti ad alta voce, dice battutine perfide su chiunque e si permette ogni tipo di arroganza.

Se hai un capo così, non prendertela troppo. Come si dice a Napoli, “Hai voglia a mettere rum: se uno è stronzo non può diventare un babà”.

Il capo amico

Forse ancora peggio del capo maleducato c’è il capo amico: ti manda i messaggini, ti chiede di uscire al di fuori dell’orario lavorativo per andare a bere qualcosa, ti chiede informazioni personali, insomma, vuole diventare quasi una persona di famiglia per te. 

Alla fine ti arrendi e, visto che vuole diventare uno di famiglia, lo inviti al pranzo di Natale con 50 parenti a tavola. Dopo aver dovuto affrontare 26 portate ed essere stato battuto ripetutamente a carte dallo zio Peppino, si terrà a debita distanza da te.

Il capo sportivo

Viene a lavorare in tuta, organizza dei tornei tra colleghi ed è un sostenitore della vita sana e dello sport all’aria aperta. 

Tu, che l’ultima volta in cui hai fatto sport è stato alle scuole medie, cerchi di nasconderti ma non ci riesci. Anche presentando un certificato medico, sarai costretto a fare con tutto l’ufficio una corsetta di soli 15 chilometri la domenica mattina alle 7 per fare team building. 

Speri sempre che organizzi anche una gara di tiro con l’arco, nella quale finalmente potrai mancare il bersaglio e centrare lui, prendendoti una meravigliosa rivincita.

Se vuoi fare bella figura sul tuo capo, ti consigliamo di indossare degli occhiali Ottovolante. Con quel tocco innegabile di stile potresti addirittura ricevere un aumento…